Capoeira Mlano

Malandro in “La mia Capoeira”

Era metà 2007, avevo i capelli lunghi, gli occhiali e abitavo a Firenze.
In quei giorni il bagno di casa era inagible per restrutturazione, quindi dopo aver fatto la doccia a casa di amici per giorni, il mio conquilino mi disse “Se vuoi puoi venire a far la doccia in palestra” ed io “Si grazie! Però se vengo provo pure questa Capoeira che insegni. Sai..io facevo full contact quindi..boh!”.

Dopo quella lezione fatta quasi per gioco, Contra Mestre Paapphi del gruppo Angola Palmares di Firenze è diventato il mio primo insegnante di Capoeira. Il primo di una lunga serie di persone che hanno condizionato positivamente la mia vita.

Da allora ho frequentato 4 gruppi di Capoeira diversi, ho fatto centinaia di lezioni, ho partecipato a decine di eventi e ho conosciuto tantissima gente. Se oggi quindi, a distanza di anni, volessi riassumere la mia Capoeira in poche parole, direi che la Capoeira sono le persone.

Tra i tanti sport che ho praticato infatti, questa è l’unica disciplina che non solo ha migliorato la mia condizione fisica, ma ha anche arricchito la mia vita sociale facendomi fare esperienze molto lontane dal mio modo di essere.

La Capoeira non è solamente acrobazia, coordinamento e potenziamento muscolare. ma non è neanche solo musicalità e cultura afro-brasiliana. La Capoeira per me è dialogo, quotidianità, convivenza, amicizia e amore.
Il capoerista non è solo un atleta, ma parte di una comunità che accoglie, supporta e accompagna tutti i membri del gruppo.

La realtà di cui sto parlando è quella che conosco meglio, quella dell’Italia Centro di Capoeira Cordao de Ouro di Milano, gruppo di cui ho la fortuna di far parte dal 2010.

In questi anni ho visto tantissime persone entrare a far parte del nostro gruppo, persone diverse che non hanno nulla in comune una con l’altra. Persone che nella vita reale probabilmente non si sarebbero mai incontrate, ma che invece adesso escono insieme la sera per programmare le vacanze di gruppo. A questo si aggiunga lo splendido rapporto che abbiamo con molti altri gruppi di Capoeira in Italia o all’estero. Per noi un ospite è un motivo di festa e siamo sempre felici di accogliere capoeristi provenienti da tutte le parti del mondo.

Concludendo, la mia Capoeira non è solo sport, musica o cultura. La mia Capoeira è una storia fatta di persone ed esperienze che si intrecciano nel tempo come un gomitolo di lana. Per me è impossibile parlare di un movimento o di una canzone senza ricordare il momento, il luogo e le persone con cui ho condiviso quell’esperienza.
La Capoeira per me è un tutto che la rende inequivocabilmente mia. La mia Capoeira.

Antonio “Malandro” Patti

>> Leggi tutti i post de “La mia Capoeira” dell’Italia Centro di Capoeira Cordao de Ouro Milano.

 

 

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