Brazuca in “La mia capoeira”

Ciao, mi chiamo Brasuca (Brasuca?!?!) e faccio capoeira da XX anni (non si dice, un po’ come l’età delle donne… però le X sono due non per niente…).

Questo incipit fa molto “seduta di terapia di gruppo dallo psicologo” e in effetti in alcuni momenti della mia vita la capoeira avrebbe anche potuto farmi arrivare lì….
Considerando che ho passato i primi due anni di questi XX anni a sentirmi dire: “CAPOEIRA (NB. pronunciato nelle maniere più incredibili)?? COS’È?”… E lì vai…. Sbizzarrisciti…

Allora dunque la CAPOEIRA è… Ma anche…. E pure… (perché in effetti la capoeira non è UNA COSA, ma sono TANTE COSE IN UNA… e da lì la sua RICCHEZZA), il tutto condito da espressioni basite del mio interlocutore, direi che l’avvio alla mia “esistenza capoeiristica” è stato tutto sommato piuttosto “avanguardistico”…

Ebbene si, XX anni fa, il Brasile non andava così tanto di moda e sta CAPOEIRA non si sapeva proprio che cosa fosse… E io, prima che mia mamma mi spedisse a trovare lo zio in Brasile e capitassi in quel dell’ILHA DE ITAPARICA, non mi sognavo proprio di JOGAR CAPOEIRA.

Quando ho iniziato a raccontare agli amici della mia mia capoeira, qualcuno azzardava… “Ah si quella danza brasiliana”… E allora lì diventava quasi una missione!! Siediti e spiega: “No, vedi non è proprio una danza, eccecc”…
Libri non ne trovavi, cd men che meno, video su youtube, si qualcuno (e mi viene un sorriso sulle labbra a pensare che anni dopo quei maestri che guardavo ammirata in video improbabili postati da chissà chi su internet hanno dormito sul mio divano… Divano che al giorno d’oggi vale miliardi in ambito capoeiristico proprio per aver accolto fra i suoi cuscini fra i migliori capoeiristi del mondo!).

Di gruppi di capoeira a Milano ce n’erano due o tre, chiusi a guscio, agachados ao pé do berimbão, esperando a ladainha acabar pra entrar na roda… E così è stato, a ladainha terminou e da qualche anno la capoeira tá jogando pra caramba aqui na Italia!

E voi nuovini che vi apprestate a jogar capoeira, si, dico a voi: questo non è uno SPORT, è un’ARTE millenaria nata da sofferenza e desiderio di ribellione, quindi rispetto quando dite che FATE CAPOEIRA!
E’ isso mesmo, hoje em dia tudo isso tá mudado, estrangeiro joga Angola, Miudinho e Regional… Eccome se giocano questi stranieri! Ed ecco che arriva il Prof nella mia vita, caralhooo che tipo tosto, molla tutto, famiglia, amici, NONNA, per trasferirsi in un paese di cui conosce a stento la lingua, seguendo l’ammmmmore e il suo desiderio di insegnare capoeira, desiderio che l’ha portato dove è oggi, respeito TOTAL…

E io? Questo blog si intitola “La mia Capoeira”… Nel mio caso però la percezione è inversa… Non è la capoeira che è mia, sono io che sono della capoeira… Esagero? NO. Chiedetelo a Monitor Caju, o ai miei giallini preferiti quante volte mi hanno sentito dire “Bastaaaa! Vado a fare AQUAGYM!!”.

Eppure, capoeira não sai do pensamento, capoeira não sai do coração, e nonostante la schiena rotta, i polsi spaccati, i piedi corazzati, la pelle che si stacca dalla testa (si, si… la pelle si stacca dalla testa! E se non ti si stacca non sei CAPOEIRA!) sono ancora qui, con una corda di MONITORA (ed evito i commenti!!!), dopo XX anni!!!

CAPOIERA pra mim é antes de tudo AMIZADE, o que eu hoje considero melhores amigos vieram da roda de capoeira; è AMOR, sem a capoeira eu não teria ao meu lado a pessoa maravilhosa que eu tenho hoje; è CONHECER O MUNDO, nem lembro todas as cidades lindas que eu conheci graças à capoeira; è COTIDIANO, desabafar o estresse entrando toda noite na roda e apagando tudo o que ficou là fora; enfim, è PEDAÇO DE VIDA e DE CORAÇÃO.

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